Chi degusta un vino lo fa con tutti i sensi, ma è spesso il profumo a svelare la sua anima. Fragranze di frutta matura, tocchi di erbe selvatiche, ricordi di spezie dolci o di fiori bagnati dalla brezza: ma da dove arrivano questi sentori?
Cosa sono gli aromi primari, secondari e terziari
Per comprendere perché il vino profuma, bisogna immergersi nei tre livelli aromatici che lo compongono.
Aromi primari: l’anima dell’uva
Sono i profumi originari del vitigno, già presenti nel frutto prima della vinificazione. Nei vini bianchi come il Vermentino si manifestano con note agrumate, floreali, erbacee, mentre nei vini rossi come il Carignano si esprimono in forma di frutti rossi, spezie fresche, macchia mediterranea
Aromi secondari: il frutto della trasformazione
Nascono durante la fermentazione alcolica e malolattica. Sono aromi più delicati ma fondamentali, che contribuiscono a creare complessità: sentori di pane, yogurt, mandorla dolce, o spezie leggere. In alcuni Vermentini di Mesa, come Opale, si avvertono accenni di spezie dolci e pasticceria, generate dal lavoro dei lieviti.
Aromi terziari: il tempo e la maturazione
Si sviluppano con l’affinamento del vino, soprattutto se in botti di legno o con lunga sosta in bottiglia. Sono più profondi e strutturati, che parlano di tabacco, cuoio, cacao, frutta disidratata o erbe officinali. Ne sono esempio i sentori di Buio Buio, dove il Carignano evolve in una trama balsamica e speziata, con bacche selvatiche e note orientali.
Sentori tipici del Carignano e del Vermentino
In Cantina Mesa, nel cuore del Sulcis, i profumi del vino non sono aggiunti né artifici: sono memoria della terra, eco del mare, voce delle uve.
- Un Vermentino che offre vini che spaziano dai sentori freschi e vegetali sino ai fruttati maturi ed esotici, con infinite sfumature di aromi floreali e di macchia mediterranea. Al gusto offre una vasta gamma di sensazioni ricche e piacevoli dove la freschezza e la sapidità completano una carica alcolica vivace
- Un Carignano che è strettamente legato a quest’area. Il Mar Mediterraneo ha un’influenza propizia sulle temperature, mitigando l’estate calda. Le brezze marine rinfrescano le viti e l’aria salmastra dona freschezza e vivacità al Carignano, favorendo la sua bevibilità.
Ogni nota olfattiva è il risultato di un equilibrio naturale tra vitigno, suolo, luce e tempo
Il profumo del Carignano: forza mediterranea
Il Carignano del Sulcis è un vitigno antico, radicato nella sabbia e accarezzato dal maestrale. Nei vini Mesa – come Buio, Buio Buio e Gavino – esprime aromi di:
- Frutta rossa matura: ciliegia, mora, prugna
- Erbe della macchia: timo, mirto, rosmarino
- Spezie: pepe nero, noce moscata
- Note marine e iodate, grazie alla vicinanza del mare
Con l’affinamento, i profumi si arricchiscono di tabacco, cuoio e liquirizia, rivelando un vino complesso e coinvolgente.
Il profumo del Vermentino: vento e luce
Il Vermentino di Sardegna, nelle interpretazioni di Mesa come Giunco, Opale e Galesa, è un vino che porta in sé tutta la freschezza luminosa del Sulcis.
I suoi profumi tipici includono:
- Agrumi: scorza di limone, pompelmo rosa
- Frutta tropicale: mango, papaya (specie in Galesa)
- Note balsamiche: macchia mediterranea, elicriso
- Sentori iodati e minerali: una firma del terroir costiero
Nel caso di Opale, l’affinamento regala anche tracce di spezie dolci e pasticceria, che arricchiscono l’esperienza olfattiva senza perdere la tensione fresca e sapida del sorso.
Il profumo come racconto della terra
In Cantina Mesa, ogni vino è un racconto che passa anche attraverso il naso. I profumi non sono sovrastrutture, ma segnali profondi del luogo, della stagione, del lavoro dell’uomo.
Ogni annata, ogni bottiglia, è diversa. Ma tutte custodiscono una cosa sola: l’identità di una terra generosa, narrata attraverso le uve, i venti, la luce e il tempo. Scopri i nostri vini.
